24 Novembre > 1 Dicembre 2012
Uffizi – Sala delle Reali Poste – Firenze
Inaugurazione 24 novembre ore 11.30 – Asta 1 dicembre ore 15.00
Arte per la Ricerca FiorGen – VIII edizione
E’ nata la Collezione di Gioielli-Sculture “Arte per la Ricerca FiorGen” dell’Artista Giordano Pini.
Le prime opere sono indossate da madrine d’eccezione:
Cristina Acidini
Dal 1981 è funzionario storico dell’arte del Ministero per i Beni Culturali. Dal 2000 al 2008 è stata Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure e dal 2006 è Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, con responsabilità generali di musei come Uffizi, Accademia, Bargello, Pitti ecc. e della tutela di tutti i tesori artistici di Firenze. Dal dicembre 2010 al marzo 2012 è stata anche Soprintendentead interim dell’Opificio delle pietre dure di Firenze. E’ coordinatrice del progetto “Città del restauro” su mandato del Comune di Firenze attraverso la Fondazione “Firenze 2010”.E’ consulente del Consiglio d’Europa per le mostre.
Patrizia Asproni
Presidente Confcultura. Presidente Fondazione Industria e Cultura.
Antonella Boralevi
Scrittrice e romanziera.Ha pubblicato 16 libri da Rizzoli e Mondadori, il suo nuovo romanzo esce nel gennaio 2013. E’ opinion leader su quotidiani e riviste (Donna Moderna, Oggi, Il Messaggero, AD) e nei più importanti talk show di Rai e Mediaset. Ha ideato e condotto i suoi personali talk show, da “Uomini” a “Film Dossier” a “Capitani coraggiosi”, dal 2003 al 2011, sulle reti Rai, Mediaset e La7. Ha un blog www.boralevitime.it e un sito www.antonellaboralevi.it.E’ fiorentina e vive tra Parigi, Milano e New York.
Alba Donati Franceschini
Nasce a Lucca. Ha condotto insieme a Sandro Paternostro la trasmissione Diritto di Replica di RAI 3. Ha collaborato con Radio Rai 3 e ha curato numerosi convegni letterari, tra cui Il canone oscillante. La letteratura italiana degli ultimi trent’anni (Palermo, 2004) e La scena di Garboli (Viareggio, 2005). Ha ideato, insieme a Massimo Onofri, Emanuele Trevi e Silvio Perrella, il progetto Costellazioni italiane: libri e autori del secondo novecento (Lucca,1999). Ha pubblicato due libri di poesia: La Repubblica contadina (City Lights, 1997 premio Mondello Opera Prima e premio Sibilla Aleramo) e Non in mio nome (Marietti, 2004, Premio Diego Valeri, Premio Pasolini). Ha curato insieme a Paolo Fabrizio Iacuzzi Il Dizionario della libertà con scritti di Todorov, Pamuk, Yehoshua, Bauman, T.B. Jelloun e altri (Passigli Editori, 2002) e Poeti e scrittori contro la pena di morte (Le Lettere, 2001). Ha curato il volume che raccoglie tutte le poesie di Maurizio Cucchi (Oscar Mondadori, 2001). Ha curato con Maurizio Maggiani il Festival “Il Canto del mondo”, dedicato alle tradizioni orali. Ha fondato a Firenze con Lea Codognato, lo studio Davis & Franceschini che si occupa di uffici stampa per cultura, arte, editoria.
Giovanna Folonari
Consigliere della Fondazione Fiorgen Onlus dal 2010. Segue l’azienda di famiglia Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari. E’ stata Assessore al Turismo e Cultura della Provincia di Firenze dal 2004 al 2009.
Stefania Ippoliti
Fiorentina, responsabile Mediateca e Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana.
Hanno prestato il loro volto, e indossato ognuna un diverso gioiello-scultura della collezione di Pini, facendosi ritrarre nelle sale dei marmi ellenistici della Galleria degli Uffizi.
Catalogo:
> CAT. Arte per la Ricerca Fiorgen VIII edizione – 2012 (PDF 8 MB)
Immagini Alta Risoluzione:
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Testi tratti dal Catalogo “Arte per la Ricerca FiorGen VIII ed”
L’edizione 2012 dell’iniziativa a favore di “Fiorgen” per il finanziamento di giovani ricercatori è particolarmente densa di offerte artistiche e culturali, e sono lieta che il Polo Museale Fiorentino abbia potuto mettere a disposizione luoghi e collaborazioni d’eccellenza per la buona riuscita del programma. Un programma articolato, diviso in tre sezioni che comprendono sette gioielli appositamente creati da Giordano Pini, una selezione di opere d’arte di quindici artisti emergenti intitolata “Contemporary” e la rassegna “Arte per la ricerca”, composta dalle opere di cinquanta artisti selezionati da una commissione. La pluralità delle presenze creative e la varietà delle opere offerte fanno, di quest’asta, un’occasione di pregio. Ma al di là di questo, è ancora una volta positivo e rassicurante constatare la vicinanza alla ricerca da parte delle tante persone che, con liberalità, hanno donato opere d’arte nonché il loro tempo, la loro energia, la loro inventiva – Giovanna Folonari e Catia Giaccherini tra le prime – consolidando quell’alleanza fra arte e scienza che ha sempre trovato in Firenze spazi e riguardi.
Cristina Acidini – Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
Fiorgen Onlus è ormai da anni il punto di riferimento per artisti e appassionati d’arte, che vogliono coniugare questa loro passione con la beneficenza e il sostegno alla ricerca. Chi verrà a Firenze, alle Reali Poste presso gli Uffizi, dal 24 novembre al 1 dicembre, potrà apprezzare le circa settanta opere e i sette gioielli, che sono stati selezionati dalla commissione, composta da Giovanna Folonari, Paolo Asso, Fabio Fornaciai, Jacopo Antolini, Mara Amorevoli, Paolo Bitossi e Sergio Tossi. Le opere saranno esposte in due sezioni: Arte per la Ricerca VIII edizione e Contemporary una selezione di giovani emergenti. Tutte le opere saranno attribuite al miglior offerente il 1 dicembre. Le cifre raccolte serviranno, come negli anni passati, a finanziare borse di studio per ricercatori in ambito scientifico-medicale. Il mio invito è a non tirarsi indietro di fronte a tre elementi che, messi insieme, allargano il cuore e la mente, con la esplicita speranza di contribuire a sconfiggere le malattie tipiche della nostra epoca. Filantropia, estetica e sostegno alla scienza, che si coniugano insieme, fanno dimenticare per un momento la situazione del nostro Paese, senza dover nascondere neppure la testa sotto la sabbia.
Vasco Galgani – Presidente della Camera di Commercio di Firenze
“O speculatore delle cose, non ti laldare di conoscere
le cose che ordinariamente per sé medesima la natura
conduce. Ma rallegrati di conoscere il fine di quelle
cose che son disegnate dalla mente tua.”
Leonardo da Vinci
Gioielli-Scultura, Oltrel’ornamento
Il termine gioiello ha una bella etimologia, viene dal latino joca plurale di jòcum – jocus, ovvero gioco, per estensione tutto ciò che dà piacere.
In questo senso il gioiello costituisce un ideale mezzo per avvicinare le persone in modo positivo, per procurarsi reciprocamente anche una piccola felicità.
La Fondazione Fiorgen Onlus istituita nel 2002 con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra gli scienziati e i medici per realizzare nuovi farmaci basati sul genoma, anche se in senso metaforico, è un altro vero gioiello.
Giordano Pini è un artista al quale le etichette non sono mai piaciute, egli è certamente un abilissimo orafo ma ha sempre concepito i suoi gioielli come vere e proprie opere di scultura, in un formato tale da poter essere indossate,mentre in genere le sculture restano relegate in ambiti se non chiusi almeno statici.
Dal punto di vista formale queste “sculture-gioiello” sono immaginate come aggregazioni molecolari che si sviluppano dinamicamente, generando forme sempre nuove in un rapporto quasi dialettico con quelle anatomichedel corpo che le indossa, costituendovi un’armonia così intima da potersi definire “organica”.
Le forme plastiche di Giordano Pini diventano una sorta di seconda pelle, superando la nozione di “ornamento estetico”.
In tal senso il lavoro di questo artista rende obsoleta la diatriba durata tutto il 900 sulla compatibilità o incompatibilità tra arte e ornamento (1).
L’artista è infatti consapevole del fatto che nulla può essere di per sé “ornamentale”.
Per capirlo basta essere consapevoli delle operazioni mentali necessarie per categorizzare qualcosa come “ornamento” o come “orpello”.
Si guardi un semplice tratto lineare con degli occhielli: , è evidente che per pensare agli occhielli stessi come a un “ornamento” della linea occorre sentirli come elementi a sé stanti posti in aggiunta all’elemento portante.
Chi valuta poi negativamente gli ornamenti così costituiti ne parla come di “orpelli”.
Ma come già detto le “sculture-gioiello” di Giordano non sono concepite come “ornamenti”, esse si integrano al corpo trasformandosi in una sorta di suo completamento organico, come i tegumenti che rivestono icorpi degli esseri viventi: le scaglie dei pesci, gli esoscheletri di certi insetti, le placche ossee di certi rettili; ecc..
Le loro forme sembrano sgorgare da una serie di naturali moti molecolari, così ricchi e complessi da essere trattati, preferibilmente, in relazione alla probabilità della loro ricorrenza statistica.
Ciò non significa però che la loro realtà sfugga di per sé all’applicazione degli schemi deterministici, con i quali si può sempre spiegare qualcosa introducendo l’elemento causale.
Applicando lo schema statistico, infatti, non si sta cercando affatto una spiegazione causale.
Questo discorso è molto importante perché mostra quanto arte e scienza siano legate tra loro da una molteplicità di aspetti.
L’artista e lo scienziato partono entrambi da un’“intuizione”, la quale però non è mai la presa diretta di una realtà in sé, di una particolare legge di natura, ma piuttosto il risultato di un processo sviluppato all’interno di un certo codice linguistico, di un certo linguaggio formale.
Solo nel contesto problematico che ha animato il lavoro artistico di Lucio Fontana portandolo a fare il primo “taglio” della tela, un gesto apparentemente così banale si è manifestato intuitivamente come la soluzione ai problemi che l’artista si poneva.
Lo stesso vale per le scoperte rivoluzionarie di Einstein e di tutti i grandi scienziati prima e dopo di lui.
Ma nessun artista o scienziato ha mai conosciuto le cosiddette “leggi naturali”.
Einstein lo ha detto chiaramente: “I concetti della fisica sono libere creazioni della mente umana e non sono, comunque possa sembrare, unicamente determinati dal mondo esterno.”
Giordano Pini osservando con acutezza i fenomeni naturali ne ha ricostruito a modo suo gli schemi dinamici ricorrenti, elaborandoli formalmente ogni volta con infinite varianti nelle sue opere.
La comprensione del metodo usato da Giordano Pini porta a un chiarimento della comune nozione di “astrazione”, spogliata delle idealizzazioni filosofiche che mirano solo a sublimarla, rendendola inutilizzabile.
L’“astrazione” è un processo di riduzione tra due termini perfettamente noti e confrontabili, (dalla testa all’uovo), un processo che è l’esatto contrario di quello “costitutivo”, del quale ne è infatti l’analisi.
Le forme plastiche di Giordano Pini affermano questo modo d’intendere l’astrazione, lo si vede chiaramente confrontando le forme delle sue “sculture-gioiello” con quelle dello “scettro”, ricavato lavorando un ramo di olivo.
Nello scolpire il legno Giordano si è ispirato alle strutture anatomiche del corpo umano, dello scheletro e dei fasci muscolari, esaltando nel contempo la bellezza della venatura dell’olivo.
Il bronzo dorato, in parte ossidato e in parte lucido e gli splendidi quarzi che l’arricchiscono trasformano il bastone in un vero “scettro”.
Gli echi gotici delle maschere antropomorfe con cui esso termina in basso, richiamano poeticamente le paure che animavano i nostri antenati, soprattutto di fronte al dolore e alla morte.
Questo “scettro” avrà il potere di risvegliare in noi almeno la speranza?
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(1) Le ricerche estetiche moderne hanno mirato alla realizzazione di forme pure essenziali e funzionali, Adolf Loos (1870 – 1933) col saggio
“Ornamento e Delitto” (1908) ha posto formalmente il problema della contrapposizione tra arte e ornamento.
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Montale 02-11-2012
Stefano Gambini
L’esigenze della conservazione costituiscono l’essenza della funzione d’un museo: non c’è futuro – per un museo – senza una salvaguardia corretta delle opere che detiene.
E non c’è valorizzazione che possa prescindere da quest’assunto. Eppure un museo che tutto si ripiegasse sulla tutela ridurrebbe il significato della sua stessa esistenza.
Una galleria come quella degli Uffizi (che tanto ha ricevuto dalle terre dei suoi contorni) ha il dovere d’aprirsi al mondo, restituendo con generosità i beneficî e gli affetti che dal mondo le sono venuti.
L’ospitalità che oggi gli Uffizi offrono a FiorGen è solo un attestato esiguo di questo convincimento.
Antonio Natali
Rassegn WEB
Articolo tratto dal MET – News dalle Pubbliche Amministrazioni della Toscana Centrale
L’ARTE PER LA RICERCA VI DÀ APPUNTAMENTO ALLE REALI POSTE DEGLI UFFIZI
Dal 24 novembre al 1 dicembre 2012 – Inaugurazione 24 novembre ore 11.30
FiorGen per un regalo utile due volte
L’arte per la ricerca vi dà appuntamento alle Reali Poste degli Uffizi
Arte per la Ricerca Fiorgen
VIII edizione
dal 24 novembre al 1 dicembre 2012
Reali Poste – Piazzale degli Uffizi, Firenze
Inaugurazione 24 novembre ore 11.30
Asta 1 dicembre ore 15.00
Una mostra, un’asta e sei madrine d’eccezione per aiutare la ricerca scientifica: si inaugura il 24 novembre, alle 11.30, alla Reali Poste la mostra Arte per la ricerca Fiorgen, organizzata e promossa dalla Fondazione FioGen, che si concluderà il 1 dicembre con l’asta benefica delle opere in mostra.
Nonostante i tempi difficili dovuti al perdurare della crisi economica, contrassegnati da reiterati tagli alla cultura e ai fondi per la ricerca scientifica, gli artisti toscani diventano protagonisti di una singolare iniziativa di solidarietà, fedeli alla loro missione di mecenatismo a favore della Fondazione FiorGen. Anche quest’anno, grazie alla loro generosità, la Fondazione ha ricevuto più di 50 opere in dono: dipinti, sculture, foto, gioielli che verranno battuti all’incanto per raccogliere fondi che serviranno a finanziare i nuovi programmi scientifici di FiorGen. La mostra, che riserva ogni anno nuove sorprese, per questa edizione dedica uno spazio alla sezione Contemporary riunendo le opere dei nomi più quotati del nostro panorama regionale. Le sorprese non finiscono qui: infatti sarà esposta la collezione FiorGen di gioielli-scultura disegnati da Giordano Pini e indossati da sei madrine d’eccezione. Cristina Acidini, Patrizia Asproni, Antonella Boralevi, Alba Donati, Giovanna Folonari, Stefania Ippoliti hanno prestato il loro volto, e indossato ognuna un diverso gioiello-scultura della collezione di Pini, facendosi ritrarre nelle sale dei marmi ellenistici della Galleria degli Uffizi.
I progetti Fiorgen vedranno impegnati in lavori di ricerca e studi sperimentali soprattutto giovani laureati e dottorandi scelti tra i migliori talenti delle università di tutto il mondo. Nel 2011 sono state finanziate quattro borse di studio annuali che sviluppavano tematiche inerenti la diagnosi precoce di malattie degenerative e genetiche. Per questo diventa di primaria importanza l’Asta benefica che si terrà il 1 DICEMBRE 2012, alle ore 15.00, nella SALA DELLE REALI POSTE.
Con l’ edizione di quest’anno di Arte per la Ricerca, Fiorgen conta di replicare il successo del 2011. La cittadinanza è invitata a diventare parte integrante di questa missione, donando il proprio contributo e ricevendo in cambio una preziosa opera di uno degli artisti toscani più quotati. Si ringraziano tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita dell’iniziativa. Tra i primi i dipendenti degli Uffizi, i volontari Fiorgen e gli sponsor Avis Toscana e Cassa di Risparmio di Firenze.
Le opere donate resteranno esposte con ingresso gratuito dal 24 novembre al 1 dicembre giorno dell’Asta.
La Fondazione Fiorgen
La Fondazione FiorGen Onlus è un ente di ricerca scientifica non a fini di lucro di utilità sociale. Nasce a Firenze nel 2002, dalla collaborazione scientifica tra il CERM, Centro Risonanze Magnetiche del Polo Scientifico Universitario di Sesto Fiorentino, e il Polo Biomedico Universitario di Careggi, con il supporto istituzionale ed economico della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Firenze. L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze partecipa con contributi finanziari, destinati alle strumentazioni biotecnologiche e alla realizzazione della Biobanca. La trasparenza gestionale e l’eccellenza scientifica della Fondazione FiorGen sono garantite rispettivamente dal Consiglio Direttivo, il cui Presidente è il dottor Vasco Galgani, e dal Comitato Scientifico di cui è stato presidente il Prof. Ivano Bertini.
21/11/2012 7.41
Non-profit in provincia di Firenze